Una delle novità degli ultimi mesi in fatto di truffe online, o meglio, di tentativi capziosi di estorcerci denaro, arriva via mail in tono minatorio e si rivolge a chi visita siti a luci rosse. Non facciamo i moralisti… su internet sono tantissimi i siti pornografici, dai più noti ai meno noti, ed è quasi scontato che la maggior parte degli utenti della rete di sesso maschile abbia visitato uno di questi siti, almeno di tanto in tanto.
La mail truffaldina che arriva in questo periodo gioca proprio su questa “sicurezza” statistica: il mittente di questa mail infatti ci informa che avrebbe inserito un trojan all’interno di un sito pornografico a cui avremmo avuto accesso, e detto trojan avrebbe avuto accesso alla nostra telecamera e pertanto ci avrebbe filmato in “atteggiamenti compromettenti” (ovviamente si riferisce a comportamenti onanistici); per tale motivo il fantomatico mittente pretende un pagamento in bitcoin presso un conto fornito nella stessa email entro un numero stabilito di ore: in caso di mancato pagamento minaccia di diffondere ai nostri contatti e sui social network le nostre foto ed i nostri video che paventa essere in suo possesso.
Prima di addentrarci negli elementi che a nostro avviso fanno ritenere questo tentativo di estorsione e di ricatto del tutto falso, alleghiamo qui di seguito lo screenshot di una delle mail che ci è pervenuta.
Come si può notare l’email è scritta interamente in inglese, ma ovviamente questo non è un indizio sufficiente a screditare la possibile attualità della minaccia (l’hacker potrebbe essere effettivamente di un paese diverso dall’Italia ed inviare a tutte le presunte vittime uno stesso canovaccio di ricatto). All’interno della mail non c’è nessun riferimento ai nostri dati personali (tranne l’email ovviamente): niente nome e cognome, niente età, niente nome del sito a cui avremmo avuto accesso e che sarebbe stato l’ignaro ospite di questo “trojan”….
La richiesta che ci viene fatta è di 400 USD in bitcoin da accreditare all’indirizzo indicato nella mail stessa con la promessa della cancellazione delle nostre immagini “compromettenti” in caso di pagamento. Al di là del fatto che il pagamento andrebbe fatto sulla fiducia (quindi anche se il mittente fosse effettivamente in possesso di nostro materiale non potremmo mai avere la certezza di una completa cancellazione), il fatto che non ci siano nè i nostri dati personali nè il nome del sito a cui avremmo avuto accesso, sono indizi abbastanza probanti che si tratti di un tentativo di truffa, e non di una estorsione vera e propria.
Nel nostro caso, inoltre, pur non essendo senza peccato (di tanto in tanto chi scrive visita qualche sito a luci rosse), non abbiamo alcuna telecamera collegata ai nostri computer, quindi l’hacker non avrebbe potuto in nessun modo scattare foto e riprendere un video…
Insomma si tratta ancora una volta di una mail con la quale questi truffatori pescano nel mucchio, facendo leva sulle paure delle persone…
Diffidate gente, diffidate!